Emergenza Covid, misure extra per contenere i contagi all'ospedale "Mazzini"

TERAMO – Emergenza Coronavirus al “Mazzini”, la Asl fa scattare misure extra per tappare la falla dei contagi che si è diffusa dal reparto di Oncologia: trasferimenti ad Atri per i positivi, sanificazione dei reparti maggiormente colpiti (Oncologia e Medicina), nuovi posti letto Covid al Sanatorio, tamponi per tutti i sanitari e potenziamento dell’assistenza domiciliare per più pazienti possibile.

  

I TAMPONI. «Dai risultati dei tamponi eseguiti finora sia sul personale sanitario dell’Ospedale di Teramo (ad oggi in numero di 45) – si legge in una nota della Asl – che sui pazienti ricoverati sospetti di esposizione al Coronavirus, si evince che i Reparti particolarmente colpiti sono due: quello dei ricoveri di Oncologia e quello di Medicina Interna».

 

ISOLAMENTO. «L’Azienda, che ha già messo il proprio personale in isolamento domiciliare con sorveglianza sanitaria attiva da parte Medico Competente, sta trasferendo i ricoverati risultati positivi nei posti letto esclusivamente dedicati a pazienti con Covid-19 all’Ospedale di Atri».

 

TRASFERIMENTI AD ATRI. «Terminate le operazioni di trasferimento, che avverranno in assoluta sicurezza nel giro di qualche ora, i locali delle Unità Operative interessate verranno sanificati anche con nebulizzatori di ultima generazione, acquistati proprio in occasione dell’emergenza sanitaria in corso, che consentiranno la riapertura immediata dei Reparti stessi».

 

TEST PER TUTTI. Inoltre, considerato quanto accaduto, la ASL ha deciso di sottoporre a tampone tutti gli operatori sanitari e anche tutto il personale non sanitario che comunque opera all’interno dei Presidi Ospedalieri, per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei ricoverati.

 

PIÙ POSTI LETTO COVID. La ASL di Teramo, inoltre, sta predisponendo altri posti letto riservati ai pazienti Covid, utili alle eventuali ulteriori necessità.

 

ADI POTENZIATA. «Nel frattempo, anche le strutture territoriali della ASL stanno alacremente lavorando per attivare le USCA, cioè le Unità Speciali di Continuità Assistenziale che, istituite dall’Ordinanza n° 11 della Regione Abruzzo, provvedono alla gestione domiciliare dei pazienti affetti da COVID-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero. Già domani si parte con la formazione del personale per iniziare ad operare immediatamente».